L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) è l’Ente pubblico che promuove, coordina ed effettua ricerche sperimentali e teoriche nella fisica dei nuclei atomici, delle particelle elementari, delle astroparticelle e delle loro interazioni fondamentali.
L’INFN cura altresì gli sviluppi tecnologici necessari alle proprie ricerche ed il trasferimento delle tecnologie sviluppate ad applicazioni in altri settori quali il medicale e i beni culturali, nonchè il mondo produttivo.
Fondato nel 1951, per iniziativa di fisici delle Università di Milano, Padova, Roma e Torino, che ponevano così le basi per sviluppare la tradizione scientifica di Enrico Fermi e della sua scuola. Di fatto, l’INFN realizza idealmente il progetto di Istituto di radioattività artificiale che Fermi aveva tentato invano di lanciare in Italia, con lo scopo di costruire gli acceleratori di particelle, i nuovi promettenti strumenti per lo studio della struttura microscopica della materia. In questa direzione si mosse l’INFN nel 1953, affidando a Giorgio Salvini la realizzazione di un progetto d’avanguardia, un elettrosincrotrone, a Frascati, dove così nacque il primo Laboratorio nazionale dell’Istituto.
Oggi l’INFN è diffuso su tutto il Paese, con 20 Sezioni e 6 Gruppi collegati, che testimoniano il profondo legame dell’Istituto con l’Università e i suoi giovani.
Accanto alle Sezioni, l’INFN ha quattro Laboratori nazionali dove si compiono ricerche di avanguardia nella Fisica fondamentale Nucleare e Subnucleare.
A questi si affiancano il Laboratorio Europeo EGO, in Toscana, per lo studio delle onde gravitazionali; il Centro Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo delle Tecnologie Informatiche e Telematiche (CNAF) a Bologna, il centro di Trento TIFPA (Trento Institute for Fundamental Phisycs and Application) dedicato alla ricerca in fisica fondamentale e alle sue applicazioni e il nuovo centro di studi avanzati di Arcetri (FI) GGI (Galileo Galilei Institute for Theoretical Physics.